“Se le accuse mosse dalla vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, venissero confermate anche nel caso di un eventuale ricorso da parte di Daimler, Bmw, Volkswagen, Audi e Porsche ci sarebbero gli estremi per una class action a tutela degli interessi dei consumatori e dei cittadini europei. Il presunto cartello di queste case automobilistiche, punito con una multa di 875 milioni di euro, è un fatto gravissimo che non solo rappresenterebbe una beffa per gli automobilisti ma danneggerebbe tutti i cittadini europei. Le cinque case automobilistiche tedesche avrebbero infatti frenato lo sviluppo tecnologico, in particolare sul fronte dei dispositivi per la riduzione delle emissioni inquinanti, e così facendo avrebbero contribuito ad aumentare l’inquinamento prodotto dalle loro automobili. Il 2050 non è poi cosi lontano, entro questa data dobbiamo diventare il primo continente a impatto zero sul clima e salvare il nostro Pianeta dal disastro dei cambiamenti climatici. Tutti abbiamo una grande responsabilità e tutti devono contribuire, fin da subito, al raggiungimento di questo obiettivo”, così Chiara Gemma, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.